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24/10/22 FINALE RICCO DI EMOZIONI A CASTRO

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A Castro (Le) è andato in scena un weekend all’insegna dello sport e della natura. L’ultima gara di mountain bike prima del letargo invernale è stata l’opportunità di incontro, e di confronto, tra gli organizzatori e i circuiti di tutta Italia, un’occasione per fare rete a vantaggio del sistema ciclistico pugliese e nazionale nell’ottica della destagionalizzazione.


Nell’incantevole cornice di Castro (Le) è toccato alla quinta edizione della Castro Legend Cup, finalissima X-Legend tra i principali trofei italiani, accendere i riflettori sulla Perla del Salento. Ben quattordici trofei distribuiti su tutte e venti le regioni del Belpaese. Un’idea brillante per un evento di caratura, sempre più nazionale, organizzato al top dai ragazzi del Ciclo Club Spongano, grazie alla stretta collaborazione con il Comune di Castro, Regione Puglia, Pugliapromozione e al patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’apertura ufficiale della manifestazione è avvenuta sabato mattina con la conferenza stampa presso il Castello di Castro. Alla conferenza hanno partecipato oltre ai team e agli atleti agonisti in gara, gli attori istituzionali che hanno reso possibile e vincente l’ambiziosa idea: a cominciare dal Sindaco di Castro Luigi Fersini, a cui è toccato fare gli onori di casa, al Presidente vicario della FCI Carmine Acquasanta, a Tommaso de Palma, recentemente nominato Consigliere del Presidente della Regione Puglia per il coordinamento dei progetti connessi al “Puglia Bike Destination”. Progetti per rendere la Puglia, sempre più, meta del turismo sportivo. Non hanno fatto mancare il loro contributo alla conferenza il Presidente della FCI Regionale Giuseppe Calabrese, il suo Vice-vicario Enrico Carico, il Presidente emerito Totò Bianco e il Presidente della FCI Provinciale Sergio Quarta, che ha colto l’occasione per omaggiare con una medaglia d’argento, con impresso il logo FCI, il campione olimpico Pascal Richard, per suggellare il suo amore per lo sport e per il Salento.


Un dibattito vivo e intessante con voci tutte concordanti tra loro, con l’obbietivo comune, chiaro, di promuovere l’immagine della Puglia come meta di vacanza non solo estiva ma a 360 gradi, grazie anche ad eventi sportivi di caratura nazionale, capaci come la Castro Legend Cup, X-Legend d’Italia, di trainare il turismo sportivo e la destagionalizzazione.
Sabato pomeriggio, alle 15.00, hanno avuto scena le premiazioni del Trofeo dei Parchi Naturali, la challenge di mountain bike più amata e longeva d’Italia, presso il bike village realizzato nell’area parcheggio in loc. Marevivo. Un’area espositiva dove oltre dieci aziende hanno presentato i loro prodotti mentre ai biker, l’indomani in gara, venivano consegnati i pettorali e i ricchi pacchi gara.

Domenica arriva finalmente l’atteso giorno di gara. I biker sono accolti da un clima estivo e da una Castro colorata a festa. Un tripudio di colori tra striscioni, bandiere, archi, mongolfiere e le maglie colorate dei biker che ritirano gli ultimi pettorali. Alle 8.30, puntuali, gli sbandieratori dell’associazione culturale NZegna di Carovigno, a ritmo di tamburi e chiarine, accompagnano le bandiere rappresentative dei quattordici trofei d’Italia in una sfilata che va dal Bike Village sino al molo di Castro, sede di partenza della gara. La gigantografia del logo della Castro Legend Cup, che riporta il volto della dea Minerva, è il centro dell’esibizione degli sbandieratori.

E’ uno spettacolo, applauditissimo, che scandisce con suoni e bandiere, come accadeva nelle battaglie o negli incontri tra contrade o tra città medioevali, quella che, a breve, sarà la sfida finale, la X-Legend d’Italia.

                                                

Una partenza atipica ma storicamente simbolica, creata appositamente per evocare il leggendario sbarco nel porto di Castro dell’eroe Enea in fuga della città di Troia.

Nulla, ancora una volta, è lasciato al caso, con i grigi blocchi in cemento che indossano i colori della bandiera della pace.

Ai nastri di partenza i migliori atleti internazionali, con circa venticinque atleti elitè dei principali team: Scott Racing, Torpado, Ktm, Wiliel Pirelli, Soudal Lee Cougan, Orbea. Professionisti e amatori da ogni angolo del Belpaese per un totale di oltre settecento atleti pronti a misurarsi con le rocce e i sentieri battuti del Parco Nazionale Costa Otranto Leuca e Bosco di Tricase. Settecento atleti protagonisti di un coloratissimo arcobaleno di pace e fratellanza.

Lo start della gara agonistica è alle 9.30. Pronti via e i primi della classe tirano subito il collo a tutto il gruppo. Ritmi altissimi e lunghe file indiane sugli sterrati e sulle antiche mulattiere che collegavano i villaggi con il mare, crocevia di civiltà.

E’ una sfida nella sfida, tra gli elitè per conquistare l’ultima della stagione e gli amatori intenzionati a conquistare le prestigiose maglie di X-Legend.

Caldo e battiti a mille, la gara non concede un attimo di respiro e il treno dei più forti perde di tanto in tanto i vagoni. Dei cinque: Rabensteiner, Paez, Dorigoni, Samparisi e Cherchi, in testa dopo la prima metà di gara, perdono la locomotiva giusta gli ultimi due, Samparisi e Cherchi (KTM). Più avanti è Dorigoni (Torpado) a dover cedere il passo ai due superfavoriti della vigilia: il colombiano Paez (Soudal Lee Cougan), due volte campione del mondo marathon, e l’altoatesino Rabensteiner (Wilier Pirelli) attuale campione italiano ed europeo.

Tra le donne, la campionessa lituana Katazina Sosna (Torpado), fa gara a sè creando fin dalle prime battute un grosso margine con le proprie colleghe.

Al termine delle adrenaliche scalinate che si tuffano sul porto di Castro i due di testa sono insieme. Sulla linea del traguardo è Rabensteiner, con un bello scatto finale, ad alzare le mani al cielo. Secondo Leonardo Paez a 3 secondi di ritardo. Completa un podio di livello assoluto Jakob Dorigoni, staccato di 48 secondi.

Nella gara femminile netta affermazione per la lituana Katazina Sosna (Torpado Factory Team), che ha preceduto Luisa De Lorenzo Poz (Este Bike Zordan) e Mara Parisi (Rionero il Velocifero).